Pubblicati i dati della ricerca Aimia/ Nectar sulle principali tendenze di consumo in ambito loyalty a livello mondiale.
Nella ricerca sono evidenziate le abitudini e i comportamenti degli italianie e il loro rapporto con i programmi fedelà.
La prospettiva degli italiani: i vantaggi dell’essere fedeli
Le recenti tendenze indicano come i consumatori italiani siano sempre più attenti ed orientati alla ricerca dell’ottimizzazione degli acquisti: secondo l’indagine il 59% degli intervistati possiede una carta fedeltà multipartner. Grazie a programmi come Nectar, infatti, i consumatori hanno la possibilità di beneficiare di una serie di vantaggi per risparmiare in maniera intelligente, accedendo ad offerte personalizzate, raccogliendo punti per svariate tipologie di acquisti e premiandosi più velocemente con un’ampia gamma di premi e buoni sconto.


La ricerca Aimia Loyalty Lens 2014 ha
inoltre permesso di stilare una classifica che offre una panoramica sulla fedeltà dei consumatori italiani nei diversi settori merceologici. Il risultato vede i supermercati al primo posto per diffusione dei programmi fedeltà, con il 69% degli intervistati iscritti ad un programma della GDO. Indagando le motivazioni per le quali i consumatori italiani iscritti a un programma loyalty restano fedeli a un supermercato, le principali risultano: la possibilità di raggiungerlo comodamente (21%), la convenienza dei prezzi (18%), e vedere premiata la propria fedeltà (17%).
Al secondo posto della classifica dei quindici settori analizzati si trova quello dell’elettronica di consumo, con il 63% del campione iscritto a un programma fedeltà, seguito dai carburanti con il 33%.
Questi dati vengono confermati anche dalla ricerca “Global Survey Loyalty Sentiment”, condotta dall’istituto Nielsen nel novembre 2013. In particolare, si evidenzia la fedeltà dei consumatori italiani al settore della GDO a cui il 73% del campione intervistato si dichiara essere molto fedele. Non solo, i programmi fedeltà hanno un potere attrattivo nei confronti dei consumatori: ben 7 su 10, infatti, sono più propensi a fare acquisti presso i punti vendita che li promuovono.
Perché essere fedeli?
In generale, i riconoscimenti ottenuti per la propria fedeltà sono tra i principali incentivi che spingono i consumatori a iscriversi ad un programma loyalty: così è per il 19% degli iscritti ai programmi delle carte di credito e delle compagnie aeree, e per ben il 21% degli iscritti a programmi del settore carburanti.
Per gli iscritti ad un programma loyalty, la fedeltà premiata è un vantaggio più importante di un prezzo conveniente. Questo aspetto emerge con decisione nei settori dei carburanti (21% contro 16%), delle carte di credito (19% contro 6%), delle compagnie aeree (19% contro 11%) e degli hotel (18% contro 12%).
La durata del rapporto è il principale driver di fedeltà nel settore finanziario e in particolare nelle banche, forse a dimostrazione di una consolidata abitudinarietà: lo indica infatti il 33% dei clienti non iscritti a programmi loyalty, percentuale che però scende significativamente al 19% tra chi vi partecipa; risultati analoghi nel comparto carte di credito, dove solo il 17% dei clienti iscritti a un programma loyalty lega la propria fedeltà alla durata del rapporto, contro il 22% dei clienti non iscritti a programmi.
La ricerca mostra quindi che partecipare ad un programma fedeltà è la scelta di un consumatore consapevole, che riconosce al programma dei vantaggi che vanno oltre il mero risparmio economico e che per ottenerli è disposto a sostenere maggiormente i propri acquisti. Viene dunque confermata e messa in luce la forza di leve quali il risparmio intelligente, la possibilità di raccogliere punti per la spesa e l’opportunità di “premiarsi prima”.